Blog

Lo sbiancamento dentale

Con il passare del tempo molti alimenti (vino rosso, liquirizia, te, caffè) e abitudini come il fumo, ma anche alcune tipologie di medicinali, modificano il colore naturale dei denti rendendrli più scuri e meno luminosi. L’aspetto del proprio sorriso è oggi una caratteristica di primaria importanza: un bel sorriso dà un’idea di pulizia, di ordine, di simpatia e contribuisce a valorizzare l’ individuo. Al contrario denti gialli, magari con tartaro, sono sinonimo di sporco, di una persona che ha poca cura di sé. Biologicamente i denti si macchiano quando smalto e dentina interagiscono con la saliva che li ricopre e dalla quale assorbono numerosi tipi di sostanze, fra le quali alcune sono dotate di caratteristiche coloranti. Esse non creano patologie dentarie ma nella loro composizione interna presentano caratteristiche chimiche di legame che hanno la proprietà di assorbire la luce facendo apparire i denti, con il passare del tempo, sempre più gialli e più scuri. Tramite la tecnica dello sbiancamento dentale è possibile modificare le proprietà chimiche di legame delle sostanze coloranti presenti nel tessuto dentale riportando il dente ad un colore più brillante e luminoso. Tutti i prodotti utilizzati per lo sbiancamento dentale contengono lo stesso principio attivo: il perossido di idrogeno o il perossido di carbammide. I prodotti sbiancanti per uso professionale sono caratterizzati dalla presenza di un elevato contenuto di agente attivo e (per questo) possono essere utilizzati solamente sotto la supervisione di un dentista abilitato. Sono prodotti in grado di ottenere elevati risultati di sbiancamento dentale, discreta durata dello stato di brillantezza raggiunto (1-2 anni). In ogni caso lo sbiancamento dentale va eseguito dopo una visita odontoiatrica preliminare, sarà il tuo dentista a darti le indicazioni corrette sul tipo di sbiancamento che ti necessita.

Andi

I consigli del dentista per mamma e bambino

L’igiene orale, la cura della bocca e dei denti sono tra gli aspetti a cui prestare particolare attenzione durante la gravidanza, periodo in cui l’organismo è sottoposto a modificazioni fisiologiche, fisiche e psicologiche, che influiscono in maniera determinante anche sulla salute dei denti ed in particolare delle gengive. Le gengive tendono a sanguinare e la loro costituzione favorisce il ristagno dei residui alimentari, le cui conseguenze si ripercuotono anche sui denti. La gravidanza favorisce anche la comparsa della carie o il peggioramento di quelle già esistenti. Spesso, a causa della ipersensibilità dentale e del sanguinamento gengivale la paziente tende a non pulire bene denti e gengive, peggiorando la propria igiene orale. Una patologia gengivale avanzata può aumentare la probabilità di partorire prima delle 37 settimane di gravidanza. Durante la gravidanza è indispensabile avere particolarmente cura della propria igiene orale e rivolgersi al proprio dentista per ottenere i consigli necessarie per mantenere sana la propria dentature e cominciare a farlo anche per il futuro bimbo. Altro consiglio fondamentale è quello di comunicare al proprio dentista lo stato di gravidanza in modo da permettergli di scegliere le tecniche e le terapie più adatte. Da sfatare invece il pericolo di effettuare le radiografie dentali viste le basse radiazioni a cui si è sottoposti.

Andi

Lo sapevi che…

…Potrebbe esserci una carie se senti dolore quando mangi una sostanza zuccherata e bevi una bevanda calda o fredda; se vedi un’erosione o una macchia nera su un dente; se una parte del dente si è fratturata spontaneamente. In questi casi vai a farti visitare del tuo dentista.

…Se le gengive hanno assunto colorito rosso intenso, sono gonfie, fanno male, sanguinano quando lavi i denti o anche spontaneamente potresti avere una gengivite. Fatti controllare dal tuo dentista.

…Se la protesi rimovibile tende a muoversi e se sono passati più di due anni dall’ultimo controllo eseguito dal dentista è consigliabile fargli visita per verificare se serve qualche intervento di mantenimento.

…Se il ponte si scementa evitate soluzioni fai da te e rivolgetevi al vostro dentista. Un ponte non cementato può fratturare l’elemento pilastro o, se mal riposizionato, può rovinarsi.